L’atleta folignate vince il titolo nella Fossa Olimpica al Mondiale Universitario di Kuala Lumpur: in Malesia il Trap azzurro fa il pieno con l’argento di Valeria Raffaelli, l’oro a squadre del Trap femminile e con il bronzo di Simone D’Ambrosio
Il ciclo malese di Emilio Salgari – quello di Sandokan e dei tigrotti della Malesia – al tempo di Whatsapp sembra una lettura un po’ vintage. Eppure, la definizione di “tigrotta della Malesia”, applicata ad una Fiammetta Rossi determinatissima e aggressiva che è andata a conquistare a Kuala Lumpur il titolo iridato degli Universitari di Fossa Olimpica, il suo fascino e la sua suggestione li conserva. E allora: tigrotta della Malesia sia! Anche perchè Fiammetta Rossi ha realmente condotto la gara all’ombra delle Petronas Towers con la volontà di conquistare il suo posto al sole nel panorama sportivo attuale. E questa vittoria al Mondiale universitario attribuisce definitivamente alla ventitreenne folignate il ruolo di azzurra dalle notevoli potenzialità tecniche e agonistiche. Per il Mondiale di Kuala Lumpur, il Direttore tecnico della nazionale universitaria, Daniele Lucidi, oltre alla ragazza umbra, studentessa di Giurisprudenza, aveva convocato anche Valeria Raffaelli e Marianna Matassa. L’avvio di gara non era dei più felici, ma nelle due serie successive le atlete di Lucidi davano slancio alla propria gara. Era Raffaelli a comporre il parziale più alto: un 70/75 che promuoveva la veneta alla finale insieme a Fiammetta Rossi (69/75) e alle russe Svetlana Krasheninnikova e Ekaterina Subbotina e alle indiane Soumya Gupta e Anam Basit. Rimaneva fuori dalla finale invece Marianna Matassa che poteva però consolarsi con la netta vittoria collettiva che le azzurre riuscivano agevolmente a conseguire. In finale, eliminata subito la resistenza delle ragazze dell’India, era Subbotina a tentare di arginare l’esuberanza delle azzurre, ma la russa doveva accontentarsi del bronzo con 32/40. Il duello per le medaglie più preziose era tutto italiano ed era Fiammetta Rossi a svettare su Valeria Raffaelli per 40 a 39.
Un’altra medaglia importante arrivava dal comparto maschile del Trap. Era Simone D’Ambrosio, studente di Giurisprudenza e atleta delle Fiamme oro, a centrare il bronzo. Dopo essersi qualificato alla finale con il secondo miglior punteggio della gara malese (121/125 ad un piattello dal tiratore di Taipei Kunpi Yang), il napoletano di Crispano ha conquistato il bronzo con 35/40. L’oro del Mondiale Universitario di Kuala Lumpur è andato allo slovacco Philip Praj che ha superato Kunpi Yang per 48 a 45. Sono rimasti invece fuori dalla finale gli altri azzurri Alberto Belluzzo e Nicholas Antonini. Collettivamente gli azzurri hanno conquistato un pregiato argento alle spalle della Slovacchia.
“Sono molto soddisfatto delle ragazze e dei ragazzi del Trap – ha detto il coach Daniele Lucidi (ritratto nella foto di apertura con Fiammetta Rossi, Valeria Raffaelli e Marianna Matassa) – perché hanno saputo tradurre in operatività di gara tutta l’accurata preparazione che abbiamo fatto nelle ultime settimane. E si sa bene che non è davvero facile trasportare in blocco nell’episodio agonistico tutto quello che si è preparato con pazienza in allenamento. E non ci ha fermato neppure l’altissimo tasso di umidità che ha caratterizzato tutta la gara di Kuala Lumpur, nonostante che invece la preparazione al Mondiale Universitario sia stata fatta in Italia, con il freddo rigidissimo del nostro inverno. Non posso che dire: bravissimi ragazzi!”
Simone D’Ambrosio, studente di Giurisprudenza, ha conquistato un prestigioso bronzo nel confronto maschile di Trap al Mondiale Universitario di Kuala Lumpur